Ori Prosecco Driver e le "sue" Colline del Prosecco DOCG

Ori Prosecco Driver è una garanzia: ne ha parlato niente meno che il Washington Post con un articolo di Paul Abercrombie e da allora per gli americani, quando venivano (e quando torneranno…)  a visitare Venezia, è diventato un must concedersi una gita sulle colline con la più simpatica, preparata ed esplosiva dei conducenti-cicerone.

Abbiamo parlato al femminile, perché Ori Prosecco Driver è lei: Oriana Balliana, una specie di mito e migliore ambasciatrice delle Colline del Prosecco D.O.C.G. Conegliano-Valdobbiadene, che da due anni sono diventate anche Patrimonio dell’Unesco.

“Io sono innamorata della mia terra e di questa meraviglia della natura che sono le nostre colline – racconta- e mi è venuto quasi naturale trasformare questa passione in un lavoro, perché per me portare le persone - e si tratta soprattutto di stranieri - a conoscere queste zone è una soddisfazione enorme. In più, mi piace da matti guidare!”

La sua innata capacità di stare amabilmente con la gente nasce da anni di esperienza nell’Osteria che i suoi genitori avevano in centro a Col San Martino, spettacolare borghetto incorniciato dalle colline del Prosecco Superiore. Era, l’Osteria dei Colli, un luogo di ritrovo per intere comitive provenienti da Conegliano, Treviso, Venezia, Padova, ma anche Milano, Roma e via via sempre più frequentate da stranieri, e poi dagli amici degli amici, che rimanevano affascinati dalla cordialità dei gestori e dal calore di quella vecchia osteria, con  il “larin” (il caminetto, con la panca a muro tutta intorno, chicca da prenotazione), arredata con gusto, le tavole imbandite con i fiori e soprattutto una cucina eccezionale e un vino che allieta il palato e scioglie pensieri e tensioni: il Prosecco Superiore D.O.C.G., frizzante, fruttato, sincero.  Pura allegria, in serenità. Lì potevi incontrare personaggi come il poeta Andrea Zanzotto, o il designer Tobia Scarpa, o Sergio Saviane. Era una specie di circolo che riuniva intellettuali, artisti, scrittori e insieme imprenditori della “locomotiva d’Italia”, giornalisti, politici e sportivi, accomunati dal piacere di stare insieme in un’atmosfera famigliare.

“Certamente gli anni in Osteria sono stati preziosi: viene da lì la mia conoscenza approfondita dei prodotti enogastronomici di quest’area così ricca di tradizione, perché da noi i piatti seguono la stagionalità. Per esempio ora a primavera si fa il “Risotto coi “sc-iopét” (carletti, ndr),  o con le ortiche, e la frittata con i “bruscandoli”, poi arrivano le zuppe o il pasticcio con gli asparagi,  e l’altra squisitezza Dop del nostro Veneto: le fragole. Qui ci sono ancora antiche latterie che fanno formaggi eccezionali (anche il formaio imbriago, cioè il formaggio ubriaco, rivestito di foglie di vite). E poi lo spiedo, piatto principe di tutta quest’area! E i salumi, come la famosa “soppressa” che tutti vogliono assaggiare o l’ossocollo. Per non parlare del “Tiramisù”, che è nato qui a Treviso e credo sia il dolce più apprezzato al mondo.”

 Tutte cose che i clienti (“poi diventano amici”), soprattutto gli stranieri, adorano. Ma facciamo un passo indietro: quando Oriana si mette in testa che un driver non deve essere per forza un uomo, prende la licenza e diventa la prima originalissima “Prosecco Driver”. E ha la fortuna di incontrare sulla sua strada la travel-blogger Jo, o meglio IndianaJo (https://indianajo.com), un’inglese  geniale che ha creato un sito e un blog dedicato alle donne che viaggiano da sole, diventato in poco tempo un fenomeno della rete, con oltre 1.200.000 followers. Jo arriva nel 2015 nelle terre del Prosecco e inizia a scriverne recensioni entusiaste, corredate da foto spettacolari e, collaborando con lei, Oriana diventa il driver di riferimento per inglesi, americani, australiani, giapponesi: con l’escalation internazionale del Prosecco DOCG, tutti desiderano vedere dove nasce il vino che rende frizzante il mondo.

 Sono i luoghi che Oriana conosce collina per collina, stradina per stradina, vigneto per vigneto, e sa farne gustare ogni aspetto: “Li porto su per le colline più ripide, tra le stradine che si perdono sui pendii di viti, là dove l’agricoltura è eroica, e non si può che lavorare a mano, e poi dal verde si sbuca sul cocuzzolo e intorno di aprono panorami che solo noi abbiamo. Restano incantati!”

Se leggete le recensioni che su Trip Advisor riguardano Ori Prosecco Driver (5 su 5 il punteggio, l’eccellenza totale), potete notare frasi come questa : “This lady is the bomb!”, insomma ci siamo capiti: i clienti di Oriana, passando una giornata con lei, si divertono un mondo e apprezzano vino, cucina, paesaggi e compagnia! Sentite cosa scrive un’altra cliente: “We visited Rome, Florence and Venice and this was by far our favorite day of the entire trip.” – Cioè, il giro con Oriana è stato meglio di Firenze, Roma e Venezia!

 

“Beh, un po’ ci rido su – dice Oriana – ma mi fa certamente piacere che le persone abbiano questo impatto di assoluto stupore nell’incontrare le Colline del Prosecco. Scelgo per loro cantine piccole,  con una produzione molto curata. L’ospitalità dei nostri vignaioli è di per sé una marcia in più: che sia Merotto, con le  sue degustazioni insuperabili, o Marchiori, o la splendida Riva Granda  e naturalmente Bastia, vignaioli da quattro  generazioni sulla collina del Cartizze, mi fanno tutti fare un “figurone”. Per chi ama anche la Birra, organizzo il tour passando da Giovanni Gregoletto, che ha abbinato da qualche anno alla storica produzione di Prosecco DOCG, anche una birra artigianale ottima, e ha organizzato il Museo della Birra”.

 

La meraviglia sui volti dei turisti si dipinge al “Molinetto della Croda”, luogo pieno di suggestione, al pari della “Cartolina mandata dagli Dei” (la definizione è del poeta Andrea Zanzotto), ossia la bellissima Rolle, passando per Follina con la sua Abbazia per poi andare a scoprire la “Casetta nel cuore del Prosecco”, o l’altra “Casetta” a Valdobbiadene, vicino all’antica Via Romana.
Più di qualcuno, decide di tornare, non per un tour di un solo giorno, ma per fermarsi nella pace e nel verde: grazie ad Oriana, di questi luoghi ora parla anche la Lonely Planet!, la guida turistica più nota al mondo! Così sono nati graziosi B&B come il romantico “Maso di Villa – Relais di campagna” (http://www.masodivilla.it/it/)  con il suo giardino di rose, e altri ristoratori e vignaioli, hanno saputo creare luoghi accoglienti come una casa di campagna, ma con tutti i comfort: uno stile “Country-chic” apprezzatissimo.

Oriana sa sempre come intrattenere e soddisfare anche i clienti più esotici e sofisticati: “Arrivano anche dalle Isole Fiji e dalle Hawaii, che sono posti unici al mondo. Eppure qui sembrano perdersi nella bellezza e quando partono mi scrivono letterine piene di gratitudine e nostalgia.”

Il segreto è anche lei, allegra con la grazia dell’intelligenza e la passione a guidarla.

Ma anche questa primavera, mentre sbocciano i fiori di ciliegio e le prime foglioline verdi fanno capolino dai rami, e si aprono distese di violette e poi prati festosi di margheritine e fiori giallo sole di tarassaco e azzurri “occhietti della Madonna”, purtroppo sarà come lo scorso anno: senza turisti a godere di tanta bellezza della natura. “Speriamo di salvare l’estate, nel 2020 un po’ ci riuscimmo”.

Parafrasando il poeta-cantautore, Oriana guarda i fiori e i fiori guardano nel sole, in questa terra bella e resiliente, con il vento leggero che attraversa vigneti silenti. Una terra sospesa e paziente. Si fa attendere, ma sappiamo che tornerà, quella normalità densa di vita. E porterà con sé l’allegria sincera di stranieri incantati, che l’attraversano a bordo della Station Wagon di Ori Prosecco Driver.

Antonella Antonello

 

Come trovare Ori Prosecco Driver:

Sito: http://www.orianancc.it

Instagram: https://www.instagram.com/oriproseccodriver/

Facebook: https://www.facebook.com/proseccotour

Oppure: https://www.facebook.com/VisitProseccoItaly

 

Credits foto: Oriana Chantal Balliana, Nally Bellati, V. Lapiche, Antonella Antonello, Maso di Villa -  Relais di campagna, Merotto Vini

 

 

 

 

 

Lascia un commento